Continua la produzione letteraria della professoressa calabrese Giuseppina Grisolia. Il suo ultimo libro, agile e ben scritto, permette di approfondire uno dei temi più complessi del vivere umano: la malattia. L’educatrice, assai stimata, racconta il dramma legato ad una diagnosi che ha gettato un’ombra terribile sul futuro. Giuseppina racconta i primi giorni, il silenzio, la difficoltà di dire la verità alla sua cara mamma. L’autrice parte con l’intento di non dare consigli ma alla fine il libro è uno scrigno di saggezza e di ispirazione. Una bussola preziosa nel mare in tempesta. Nelle pagine si esalta la fede e la preghiera. Da credente offre la malattia a Dio dal quale riceve conforto e speranza. Molte sono le citazioni presenti tra le pagine (proprie ed altrui), profondi una serie di versi che valorizzano l’essenzialità della vita. Non manca anche un tono scherzoso sottilmente presente. La malattia aiuta a ridefinire i confini del proprio agire, si distinguono più chiaramente gli elementi che generano una esistenza di qualità.
Giuseppina racconta del rapporto con gli altri. Tanta solidarietà ma anche tante domande fuori luogo, tanta delusione da chi si considerava amico. la professoressa indica nella creatività lo strumento per reagire al male: dalla macchina fotografica, al diario. Azioni tese ad elevare la vita che è degna di essere vissuta anche nei momenti di difficoltà. Giuseppina Grisolia riflette sul narcisismo così come il vittimismo che sono atteggiamenti da abbandonare perchè portano fuori strada.
La sconfitta della malattia prende corpo nella seconda parte del libro e ci consegna una Giuseppina ancora più forte ed ispirata. Emerge dal volume stampato dalla prestigiosa Tipografia Zaccara di Lagonegro, la grande fede di una donna cosentina innamorata della vita, della sua comunità, della sua devozione verso il culto mariano e verso Maria Angelica Mastroti; la causa di beatificazione troverà nella vendita del libro un rinnovato sostegno.
Il cancro si può sconfiggere prima di ogni cura…imparando a sorridere. “Alla fine solo tre cose contano: quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te”.
Per info: www.marianagelicamastroti.it
Giuseppina Grisolia è nata e vive a Papasidero paese della provincia di Cosenza in Calabria. Studiosa di Storia e di Antropologia, nonchè di tradizione orale e poesia, partecipa in associazioni culturali con l’obiettivo di diffondere la cultura e l’amore per il proprio territorio.
Ha pubblicato:
Il paese grigio – Storia e mentalità a Papasidero (1991)
Tracce – Dalla memoria di Papasidero (2001)
L’uno nell’altro – Le sfumature del dolore sullo sfodo della malattia (2005)
Francesco di Paola – Ieri il fratello di tuti, oggi amico per tutti (2006)
Castelluccio Superiore – Storia e memoria del superopaese (2008)
La lezione del maestro – Riflessione su aforosmi (2012)