L’opinione dell’Avv. Antonio Zaccara: ” I nostri sindaci e l’abuso d’ufficio”

C’era una volta il MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO di Giorgio Almirante, tutto legge e ordine. E severità assoluta nei confronti dei delinquenti, così almeno diceva di essere. Oggi, ci sono Giorgia Meloni, FRATELLI D’ITALIA e il loro Governo, con sostanziosi regali per i delinquenti, ma non per quelli comuni (ladruncoli, spacciatori, rapinatori ecc). No. Solo per i delinquenti dal colletto bianco. Alludo a tutti i pubblici ufficiali, quindi dipendenti pubblici, che consumano i delitti di corruzione, concussione, peculato e tutti gli altri reati contro la Pubblica Amministrazione. Capiamo perché. In Italia la condanna penale inferiore a quattro anni di reclusione, offre la concreta possibilità al condannato di evitare il carcere. Infatti, il condannato potrà chiedere di espiare la pena con le misure alternative alla detenzione in carcere, vale a dire la detenzione domiciliare, la semilibertà o l’affidamento ai servizi sociali;tuttavia, questo non vale per i cd. “reati ostativi” i quali sono delitti estremamente gravi per i quali non è prevista la sospensione dell’esecuzione della pena, né i benefici carcerari (ad eccezione della liberazione anticipata). In altri termini, per i reati ostativi non ci sono santi: il condannato va in carcere, anche per due mesi soltanto, per esempio; ed è molto difficile che possa uscire prima dell’espiazione della pena. La Legge n. 3/2019 c.d. “spazzacorrotti” voluta dai 5 STELLE, inseriva nell’elenco dei reati ostativi anche tutti quelli contro la Pubblica Amministrazione e quindi i delitti di corruzione, concussione, peculato ecc. I crimini dei “colletti bianchi” per l’appunto. Oggi, il Governo MELONI e la sua maggioranza, hanno cancellato questi crimini dai “reati ostativi” e dunque, sostanzialmente niente carcere per i corrotti, per esempio. Su questa falsariga, va inquadrato anche l’intento manifestato dal Ministro della Giustizia NORDIO di abrogare l’abuso d’ufficio di cui all’art. 323 del codice penale. Si tratta di un delitto già da tempo molto ridimensionato, prima espungendo dall’area della rilevanza penale ogni ipotesi d’abuso di poteri e di funzioni non concretantesi nella formale violazione di norme di legge o regolamentari; poi, dal 2020, a seguito dell’ennesima riforma volta a limitarlo sempre di più, solo per la violazione di legge e non più di norme di rango inferiore. Dunque, se l’abuso d’ ufficio dovesse essere abrogato grazie al Governo MELONI Ministro NORDIO compreso, accadrà che un Sindaco che si accorda con il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) del suo Comune affinché sia affidato direttamente al fratello del primo cittadino un lavoro pubblico al di sotto della soglia di 150.000 €, non potrà più essere indagato ed eventualmente condannato penalmente. Perché l’abuso d’ufficio non esisterà più. Ecco un breve elenco di altre porcherie che grazie alla MELONI, non saranno più punibili: 1) pubblico ufficiale membro di una commissione d’esame che rileva ad amici le tracce delle prove scritte di un concorso pubblico; 2) dirigente del SUE (Sportello Unico dell’Edilizia) che rilascia ad amici un permesso a costruire in violazione delle norme in materia edilizia; 3) consigliere comunale che non si astiene dal partecipare alla delibera su opposizione al PRG (Piano Regolatore Generale), avente ad oggetto anche aree di sua proprietà o di un prossimo congiunto; 4) agente di POLIZIA LOCALE che abusando della divisa, contesta un’infrazione stradale inesistente ad un autista con il quale ha dei dissidi; 5) sindaco che, pur provvedendo a sue spese al pieno di carburante, fa uso privato dell’automobile di rappresentanza del suo Comune. Ora, una simile porcheria te l’aspetti da questa Destra reazionaria e retrograda, padronale e che fa l’interesse dei privilegiati; e te l’aspetti anche da Matteo RENZI, che Dio ce ne scampi e liberi; quello che invece non ti aspetti sono alcuni sindaci del PARTITO DEMOCRATICO che plaudono all’intento nocivo del Governo MELONI. Il motivo è questo: la paura di finire sotto processo penale per abuso d’ufficio spingerebbe i Sindaci ma anche funzionari e dirigenti pubblici in genere, a non firmare atti, a non assumere responsabilità alcuna, così rallentando l’azione amministrativa con rilevanti danni per la collettività. Mi permetto una riflessione per Matteo RICCI, Giorgio GORI e Giuseppe SALA, rispettivamente sindaci PD delle città di Pesaro, Bergamo e Milano. L’ abuso d’ufficio che tanto osteggiano, è uno dei reati più odiosi. Altro non è se non le angherie e i soprusi dei potenti contro le persone normali. Della serie “Io sono io e voi non siete un c… ” come diceva il marchese del grillo / Alberto SORDI nel famoso film. E la pretesa paura per la firma è una corbelleria. Perchè un sindaco, che normalmente non è uno sprovveduto, capisce bene quando un atto che gli sottopongono alla firma è anomalo e discutibile, per non dire peggio. E poi, ha fior di consulenti giuridici, a partire dal segretario comunale passando per gli uffici legali dei Comuni finendo con i pareri richiesti ad altre pubbliche amministrazioni, per esempio all’ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione. Non prendiamoci in giro. Non solo. Per quanto concerne i dirigenti pubblici che hanno la stessa paura della firma, non si può essere dirigente solo quando si va a percepire lo stipendio da dirigente, per l’appunto; bisogna esserlo anche quando, dopo aver studiato ed approfondito i vari procedimenti amministrativi, c’è da assumersi responsabilità firmando i provvedimenti. Sono senz’altro in grado di farlo, perché generalmente preparati e capaci.  Infine, se pure l’abuso d’ufficio dovesse essere abrogato, ai sindaci ed ai dirigenti pubblici succederebbe questo:oggi vanno sotto procedimento penale per abuso d’ufficio; domani, senza questo reato, andranno sotto procedimento penale per altri delitti altrettanto gravi se non più gravi. Del tipo peculato, corruzione nelle varie forme, concussione ecc.. Come sa ogni avvocato, anche il meno ferrato. Tuttavia, il danno ci sarà comunque considerato che l’abuso d’ufficio, sia pure nella versione depotenziata attualmente in vigore, è una figura specifica per un certo tipo di atti criminali (che rimarranno di fatto scoperti). Infine, va anche detto che abrogare l’abuso d’ufficio per l’Italia dovrebbe essere impossibile in partenza, non solo e non tanto per la futura Direttiva dell’UNIONE EUROPA che lo imporrà a tutti gli Stati membri, ma anche e soprattutto per la Convenzione ONU di Merida che la Repubblica Italiana stipulò nel 2003 e ratificò con la Legge n. 116 del 2009. Cosa prevede? Prevede, per tutti i Paesi membri, all’art. 19, l’abuso di vantaggio che deriva dalla funzione pubblica ricoperta, ossia il nostro abuso d’ufficio. Pertanto, la legge che dovesse abrogarlo, comporterebbe la violazione della suddetta Convezione ONU con un vizio di costituzionalità ai sensi dell’art. 117, comma 1, della Costituzione. Di conseguenza, se mai dovesse essere approvata dal Parlamento la norma abrogatrice, la prima cosa che mi aspetterei sarebbe il rinvio alle Camere da parte del Presidente della Repubblica, ai sensi dell’art. 74 della Costituzione. Ecco, tutte queste cose bisognerebbe spiegarle alla banda di sfessati e scappati di casa che ci governano e in primo luogo, al Ministro dell'(in)Giustizia NORDIO. Ed anche a Matteo RENZI e ai Sindaci PD che auspicano la futura abrogazione.

Avv. Antonio S. ZACCARA

 

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