Ecco quanto ha dichiarato il sindaco di Lagonegro Salvatore Falabella sulla questione “Scuola di Piazza della Repubblica”
“Qualche settimana fa il Consigliere Piro ha interpellato Ministero, Regione, ASP e Vigili del Fuoco chiedendo la verifica delle condizioni dell’edificio scolastico di Piazza Repubblica, con l’obiettivo preciso di contrastare la nostra scelta di non abbatterlo e di rinunciare al finanziamento per la demolizione e ricostruzione dell’edificio. Inspiegabile questo accanimento nel voler vedere distrutta per forza quella scuola.
Oggi il personale dell’ASP ha effettuato il sopralluogo voluto dal Consigliere riscontrando nella palestra delle criticità, limitatamente alla parete degli spogliatoi, che i tecnici dell’Ufficio Tecnico Comunale, prontamente intervenuti, hanno ritenuto nonpreoccupanti e comunque tali da nonpregiudicare l’agibilità della scuola.
Dunque, il provvedimento adottato dal Dirigente Scolastico, che ha inteso interdire l’uso della palestra e spostare le classi ubicate al piano superiore, è di propria iniziativa e di natura squisitamente prudenziale.
Ad ogni buon fine, questa Amministrazione, porrà in essere tutte le misure necessarie per sgomberare il campo da qualsiasi dubbio in merito alla sicurezza dell’edificio, a protezione di tutta la popolazione scolastica.
Orbene, è evidente che il Consigliere non accetta l’autonomia di pensiero e di azione di questa Maggioranza, né la forte volontà popolare di conservare quella scuola.
Il Consigliere la scuola la vuole chiusa? Non sa che in tal modo i ragazzi sarebbero costretti ad essere allocati in altri spazi, sicuramente non adeguati (e probabilmente non di proprietà dell’Ente…)?
Oggi è toccato alla scuola, domani cosa sarà disposto a distruggere pur di contrastare noi e i cittadini di Lagonegro?
Ha avuto il grandissimo onore di essere eletto in seno al Consiglio Regionale e, invece di fare il bene di Lagonegro e di tutto il lagonegrese, interpreta il suo mandato limitandosi a soddisfare il proprio piacere di contrastare questa Amministrazione dimentico del suo ruolo istituzionale.A nulla sono valsi la nostra pazienza e il nostro senso delle Istituzioni, a nulla è valso il nostro tentativo di trovare convergenze atte alla soluzione dei problemi della nostra comunità.
Cari concittadini, non si può più tacere. È giusto che sappiate la verità”.