La Maggioranza consiliare non riesce a portare a casa il risultato di iscrivere nuovamente la città nell’ambito dell’Unione dei Comuni del Lagonegrese. La mancata documentazione dei punti non ha permesso l’attesa discussione. E’ evidente che il governo cittadino dovrà riflettere in futuro sulla gestione dei consigli. Non sono mancate bordate al presidente Emidio Franchino da parte in particolare di Maria Di Lascio e Concetta Iannibelli, quest’ultima ha insistito sulla necessità di convocare le conferenze dei capigruppo (presiedute dal presidente del Consiglio Comunale) con costanza ed organicità.
L’interrogazione del ruppo “Lagonegro riparte” ha infervorato gli animi. La vicesindaca Daniela Citera, sulla questione della evasione tributaria comuale ha evidenziato che la linea del governo cittadino è da capire fino in fondo come sono stati prodotti gli atti verso i cittadini che non dovranno essere vessati se le procedure sono state sbagliate. Citera ha ipotizzato una sanatoria per i casi palesemente mal istruiti. Di Lascio ha chiesto l’elenco dei morosi. Il segretario Comunale Conte ha evidenziato che si potrà prendere solo visione di questi documenti, la legge non prevede duplicazioni di atti e fotocopie.
Vi è da registrare il piglio della dottoressa Citera rispetto alle richieste della dottoressa Di Lascio. Citera ha lamentato la confusione trovata negli uffici, frutto degli errori della passata amministrazione.