Maratea: presentati i risultati delle residenze “Intrecci di comunità”

Presentazione dei risultati delle residenze INTRECCI DI COMUNITÀ del designer Davide Tagliabue e di LEGAMI NATURALI del fotografo Marco Deodati a Maratea per la Nuova Libbaneria Mediterranea.

Venerdì 27 ottobre alle 17.30 a Maratea al Centro Culturale José Cernicchiaro, si è svolto l’incontro RESTITUZIONI in cui sono stati presentati i risultati delle residenze INTRECCI DI COMUNITÀ del designer Davide Tagliabue e di LEGAMI NATURALI del fotografo Marco Deodati a Maratea per la Nuova Libbaneria Mediterranea.

Un momento di confronto sui temi dellinnovazione, della ricerca e dellarte e un’occasione di incontro con la comunità con l’esposizione delle opere prodotte. Accanto ai due artisti sono intervenuti il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, la presidente del Centro Culturale José Cernicchiaro Tina Polisciano, la presidente regionale del CIF Basilicata, Antonella Viceconti,  la presidente di InMateria aps Ilaria d’Auria. L’incontro è stato condotto da Marialuisa Firpo presidente dell’associazione culturale Liberi Libri. Durante l’incontro sono intervenute anche alcune delle donne partecipanti al processo per raccontare in prima persona l’esperienza full immersion delle residenze.

La Nuova Libbaneria Mediterranea che recupera l’antica lavorazione dei libbani, le corde vegetali prodotte un tempo a Maratea per rilanciarla in chiave contemporanea è entrata – nel mese di agosto – nella fase dellinnovazione con il lancio della “call for designer” nell’ambito di “INTRECCI DI COMUNITÀ” – il progetto sostenuto da Fondazione con il Sud e Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel, nellambito del bando Nel cuore del sudDavide Tagliabue è stato selezionato tra i 33 progetti ricevuti insieme a Sara Bologna che sarà a Maratea dal 4 al 18 novembre.

 

COSTELLAZIONI di Davide Tagliabue

L’obiettivo del progetto di Davide Tagliabue è stato concentrarsi su di una metodologia più che su un manufatto, partendo dall’analisi territoriale ma non fermandosi ad essa, puntando ad un empowerment della comunità in un’ottica di sostenibilità (e auto-sostenibilità) che tenesse conto in prima battuta delle risorse umane disponibili. La scelta dell’elemento sedia come oggetto finale, si presta a varie sperimentazioni che prevedono anche la relazione con altre forme di artigianalità. Tagliabue realizza così un progetto che, per qualità e caratterizzazione estetica, oltre ai valori intrinsechi che si porta dietro come parte di un più ampio progetto cultural-territoriale, possa spendersi nel campo del collectible design.

 

In queste due settimane Davide Tagliabue ha lavorato fianco a fianco con le libbanare del laboratorio della Nuova Libbaneria Mediterranea sperimentando nuove forme e nuovi approcci al materiale. In un percorso di ricerca e grande attenzione al territorio e alle tradizioni si è lasciato ispirare su forme e materiali per realizzare la sua sedia costruendo – e lasciando in eredità alla Nuova Libbaneria Mediterranea – legami e sinergie con gli artigiani locali.

Per la struttura la scelta è ricaduta sul legno di Leccio, tipico della costa di Maratea, un legno duro e faticoso da lavorare, ma pieno di significato. Era usato per le mazzoccole (strumento per battere l’erba per intrecciare i libbani) e si narra che sia il legno usato per la croce di Cristo, figura emblematica del territorio di Maratea.

Per lo schienale, parte realizzata interamente in libbani Davide Tagliabue ha lavorato sulla sperimentazione di forme nuove, verificando nuove modalità di cucitura, a partire da un sistema generativo.

Le metaball sono forme descritte da espressioni matematiche pure, in cui alcuni elementi, principalmente cerchi, si relazionano gli uni agli altri come attratti da un magnetismo che li avvicina fino a farli confondere in una forma nuova in cui gli elementi iniziali, ancora presenti, non sono più riconoscibili. “Ho preso in prestito questo. concetto per creare un nuovo linguaggio che, attraverso le creazione di un nuovo artigianato, racconti il processo intrapreso a Maratea, in cui tradizione, innovazione e individualità collaborano per trasformarsi in qualcosa di nuovo, una nuova costellazione”. Si chiama Costellazioni infatti il progetto di Davide Tagliabue un sistema declinabile di sedute le cui forme cambiano di volta in volta. Il prototipo prodotto durante la residenza è una poltrona, quasi un trono, in leccio, appunto, il cui schienale avvolge chi si siede in un comodo abbraccio, chiamata “Luna calante”.

“È stato interessante lavorare sulla reciprocità di stimoli, la contaminazione più che il manufatto come senso ultimo del progetto. Mi piaceva l’idea di raccogliere le specificità del luogo e portare qui la mia specificità di interpretazione” continua Tagliabue sottolineando quanto il suo lavoro si sia incentrato sullo scambio.

 

LEGAMI NATURALI di Marco Deodati

La residenza di Marco Deodati – voluta da InMateria aps e Liberi Libri associazione culturale e finanziata dal Comune di Maratea – si pone l’obiettivo di valorizzare l’identità del territorio e il patrimonio culturale locale. In vista della candidatura di Maratea a Capitale Italiana per la Cultura per il 2026, LEGAMI NATURALI sperimenta nel suo piccolo l’intreccio tra tre dimensioni: ecologica, digitale e sociale, posizionando Maratea come luogo di scambio e di connessione tra l’artigianato locale e l’arte attraverso una narrazione audiovisiva e fotografica della Nuova Libbaneria Mediterranea.

Marco Deodati si è immerso nella lavorazione dei libbani e nel laboratorio quotidianamente, osservando gli intrecci di fili derba e di vita. Così ha elaborato l’opera che è stata presentata venerdì 27 ottobre. Un ritratto corale delle donne che animano il laboratorio e che in questi mesi hanno intrecciato le loro storie costruendo una comunità che si accoglie e si sostiene. Ritratti individuali, composti in un unicum di forte impatto emotivo. Ciascun volto, solcato da una linea concorre a comporre un unico filo che li raccorda tutti.

Un’opera forte ed evocativa che ha messo in luce la bellezza dei singoli volti innescando un importante processo di autostima.

Deodati, accanto all’opera Legami Naturali ha sviluppato anche un racconto audiovisivo del lavoro della Nuova Libbaberia Mediterranea, con particolare attenzione alla residenza di Davide Tagliabue. In questo modo le due residenze si sono a loro volta intrecciate, arricchendosi reciprocamente.

Le opere esposte nello spazio dell’Istituto De Pino al piano terra di Villa Tarantini sono state ammirate dal pubblico numeroso che ha animato la serata.

La Nuova Libbaneria Mediterranea è un progetto che sviluppa una filiera produttiva di artigianato ecosostenibile, di design contemporaneo e turismo esperienziale a partire dal recupero della lavorazione dei libbani, le corde vegetali prodotte a Maratea fino alla fine degli anni ‘70.

La storia dei libbani affonda le radici in un passato storico che appartiene alla memoria di tutta la comunità di Maratea. Una microeconomia che storicamente ha permesso la sopravvivenza di molte famiglie e che oggi riacquista valore attraverso un importante processo di rivalutazione.

Marialuisa Firpo

www.nuovalibbaneriamediterranea.it

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