Il sindaco di Lagonegro Falabella e la sua giunta hanno espresso contrarietà alle critiche mosse dall’esponente regionale Francesco Piro sull’Ospedale di Lagonegro. Il documento che pubblichiamo di seguito mette in risalto il punto di vista del governo cittadino.
“- Sei medici scappano, non per andare in una moderna clinica in Svizzera, bensì nell’ospedale di Sapri, uno degli otto ospedali peggiori d’Italia;
– alcuni reparti da terzo mondo, ascensori guasti da mesi, infiltrazioni d’acqua nelle sale operatorie, medici disperati perché in numero esiguo e costretti a turni infernali;
– Pronto Soccorso in spazi angusti ed arrangiati;
– penuria di personale sanitario;
– sala mortuaria in condizioni indegne di un Paese civile;
– un nuovo padiglione ed un ospedale (demolizione e ricostruzione in situ promessi da 4 anni) di cui si sono perse le tracce e forse pure i finanziamenti;
Questo è lo stato dell’arte!
E il Consigliere Piro, al governo regionale da quasi 5 anni, quindi corresponsabile di questo disastro, cosa fa per salvare l’ospedale? E le Consigliere Di Lascio e Palermo cosa ne pensano? Non solo tacciono, ma lasciano che si racconti che tutto va bene, che si sono aggiunti reparti, che sono stati inviati tanti infermieri e che, alla fine, non bisogna lamentarsi perché, nonostante tutto, il pronto soccorso non è stato mai chiuso!
Quindi dobbiamo forse ringraziare?!?
Non fiatano, zitti! Tutto va bene e, per uscire dall’imbarazzo , cosa fanno? Fanno finta di attaccarsi ad una evidente provocazione, ossia il suggerimento del S.Nicola come sede di ampliamento dell’ospedale, un modo per dire che le soluzioni sarebbero a portata di mano ma non esistono l’interesse e la volontà di cercarle. Cinque anni di governo regionale e neanche un metro cubo del nuovo ospedale promesso. Eppure ci accontenteremmo, come abbiamo specificato proprio in quell’incontro, e non come provocazione, della costruzione del nuovo padiglione promesso da anni, per dare un minimo di respiro alle attività così sacrificate!!!
Niente, neanche la consigliera Palermo che, da infermiera, dovrebbe battersi per garantire ai pazienti un minimo di garanzia alla Salute, ha proferito parola, anzi! Ha solo cercato, maldestramente, di sfuggire alle responsabilità strumentalizzando ipocritamente una palese provocazione.
Ma chi credono di raggirare?
Ora si spiegano i motivi che hanno portato alla decadenza un ospedale che, un tempo, era il fiore all’occhiello del Lagonegrese.
Poi non abbiamo ragione quando pensiamo che si debba ricorrere alle manifestazioni di piazza?
Noi abbiamo mani e coscienza libere e possiamo permettercelo, loro no”.