La vita politica-amministrativa è sempre più inquieta a Lagonegro. Lo scontro in atto è evidente così come evidenti sono una serie di sottigliezze nelle prese di posizioni di entrambi gli schieramenti. Con molta forza la capogruppo Concetta Iannibelli denuncia la mancanza di confronto. Ecco quanto ha dichiarato in un post pubblico apparso sui social.
“La mancanza di politica nel consiglio comunale è un problema serio che influisce negativamente sulla gestione e sulle decisioni locali.
Ciò accade e potrebbe accadere per:
1. Assenza di dibattito;
2. Mancanza di visione a lungo termine;
3. Clientelismo e abuso di potere;
4. Mancanza di responsabilità.
Ci viene risposto che non è quella la sede ( il Consiglio comunale) dove discutere gli aspetti politici, travisando il senso di un ordinamento democratico, ci viene quasi fatto capire che l’unico luogo dove si possono trattare certi argomenti sono le aule di giustizia!
Manca in modo assoluto un confronto dialettico politico, ancora il Presidente del Consiglio non ci ha fatto capire quale altro posto se non il Consiglio comunale dovrebbe sviluppare una politica chiara e responsabile per informare i cittadini sulle decisioni prese da una maggioranza, chiusa nel muro di gomma del silenzio!
Il Sindaco Falabella non è in grado, o meglio, non intende mai rispondere alle domande che gli vengono poste in consiglio, neanche quando si tratterebbe di affrontare la questione in difesa della sua maggioranza!
Ed è grave!
Abbiamo chiesto di convocare un consiglio aperto per informare la Cittadinanza sullo stato dei lavori del palazzetto?!
Non ci ha degnato di una risposta
Abbiamo chiesto che si ponesse come punto urgente all’ordine del giorno i lavori alla fontana monumentale Murat?!
Dopo accordi presi in conferenza dei capi gruppo, il Consiglio comunale del 28.12.2023 non contiene il punto all’ordine del giorno.
Saremo nuovamente costretti ad adire il Prefetto per dimostrare la lesione di un diritto da parte del Presidente del Consiglio in nome di un silenzio che nuoce gravemente alla Comunità.
Eppure la Fontana è un bene da tutelare e l’errore di procedura (eventuale ma assai probabile) è un problema che riguarda l’intera maggioranza, più di tutti il primo cittadino!
Ma è un problema che ha risvolti seri sul bene comune perché Lagonegro sta assistendo da anni ed ininterrottamente ad una classe dirigente, o pseudo tale, che tratta e si approccia alla cosa pubblica come se fosse di sua proprietà, cercando di trarne il meglio solo per se ‘ o per una cerchia ristretta di persone.
Ci sono comportamenti che potrebbero non avere risvolti illegali ma i consiglieri comunali hanno, comunque, l’obbligo di sapere che molti comportamenti è d’obbligo evitarli per opportunità ed etica!
E’ etico essere consapevoli che a fronte di esose indennità di carica, almeno fino a quando i residenti rimangano a 5009 circa come oggi, il paese pretenda almeno una buona capacità di indirizzo evitando di essere quotidianamente sulle prime pagine dei giornali per la pessima gestione della cosa pubblica !”