E’ sempre più incandescente il clima a Maratea in vista delle prossime elezioni comunali. Da anni si discute dell’opera d’arte di Bruno Innocenzi commissionata dal conte Rivetti. In tempi non lontani vi era stato anche un finanziamento. Ma ecco quanto evidenzia la petizione popolare.
“Noi sottoscritti cittadini di Maratea riteniamo che lo stato di avanzato degrado in cui versa il Monumento del Cristo Redentore della città di Maratea, all’interno e all’esterno, nel complesso e nelle singole parti, ESIGE un intervento straordinario per NECESSITÀ e URGENZA, pena la perdita dell’importante e insurrogabile “BENE CULTURALE”.
Molti sono stati i solleciti in merito rivolti all’ Ente Comunale che è propietario del Monumento avendone accettata la donazione dal Conte Stefano Rivetti con Delibera del Consiglio Comunale n. 108 del 1963. Tra le tante note di richiesta di intervento, si cita per la documentazione, anche quella della Presidente della Fondazione “Cristo Redentore Maratea” del 20 settembre 2020.
A tutt’oggi non c’è stato segno di intervento, eppure trattasi di un monumento “Vincolato” ovvero sottoposto per legge a tutela, essendo stato riconosciuto “Bene Culturale” ai sensi dell’ articolo 10, comma 1, del D.Lgs. del 22 gennaio 2004 n. 42; con decreto della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Basilicata n.47 del 23 giugno 2022″.