I social da qualche anno stanno caratterizzando il pubblico dibattito nella città degli straordinari Mango. L’affermazione di Angelina è un orgoglio per tutti. Ma anche in questa felice circostanza non sono mancate intemerate. Sotto accusa sarebbe stata la sala consiliare usata, secondo alcuni, come cantina in attesa del responso sanremese. Sui social sono apparse parole pesanti che hanno scatenato la Maggioranza.
Ecco quanto ha scritto la Maggioranza consiliare “Lagonegro nel futuro”:
“Siamo disgustati e indignati dalle vili diffamazioni e dagli attacchi perpetrati dalle solite paginette anonime di Facebook, contro chiunque si impegni per il bene pubblico. È assolutamente inaccettabile che chi dedica la propria vita al servizio degli altri venga preso di mira con tanta cattiveria e meschinità.
Coloro che si macchiano di queste azioni spregevoli dimostrano una totale mancanza di moralità e rispetto.
A tutti coloro che sono vittime di diffamazioni e attacchi ingiusti, vogliamo dire: la vostra forza e dignità nel fronteggiare queste ingiuste accuse è un esempio di coraggio e determinazione. Non cedete mai di fronte alla vile malvagità di chi vi attacca.
A coloro che perpetrano queste calunnie, invece diciamo che sono degli esseri spregevoli e meschini, privi di qualsiasi valore umano. Le loro azioni disgustose non ci intimidiranno né ci faranno deviare dalla nostra missione di costruire una società migliore.
Gli epiteti, gli aggettivi e le allusioni a vicende inventate, cara “redazione” del marsicano, POSSONO non essere valutabili come reati ma sono certamente delle offese che nulla hanno a che fare con la satira. Inoltre che bisogno avrebbe la satira di nascondersi dietro l’anonimato? I calunniatori invece…..quelli si che si nascondono.
Queste esperienze ci rafforzano e ci uniscono ancora di più nel difendere la verità, la giustizia e la dignità di ogni individuo. Ci uniamo nel condannare queste azioni spregevoli e nel lavorare insieme per costruire un mondo in cui il rispetto e la solidarietà prevalgono su ogni forma di odio e intolleranza.
Coloro che diffamano vengano condannati dal giudizio della storia e dell’opinione pubblica.”
Gruppo Consiliare di Maggioranza