Si è svolto presso il B Hotel di Lagonegro, il 15 marzo scorso, un confronto a più voci sul futuro dell’Ospedale lagonegrese. Ad organizzare l’iniziativa politica è stata la sezione di Azione. Paolo Laguardia a e Concetta Iannibelli hanno evidenziato criticità e prospettive della struttura sanitaria lagonegrese. All’incontro hanno partecipato i sindaci della valle che hanno condiviso e rilanciato una serie di proposte evidenziate anche dal sindacato Uil.
In particolare è stato chiesto che una parte delle royalties del petrolio possano essere utilizzate prioritariamente per la sanità regionale (e l’istruzione). E’ stato chiesto anche un piano d’emergenza straordinario per l’ospedale di Lagonegro: dai maggiori benefici economici per i medici e per i paramedici (applauditi in sala per il lavoro quotidiano svolto), ad una ristrutturazione di alcuni ambienti ad iniziare dalla ex mensa che potrebbe diventare sede di centro trasfusionale e non spogliatoio.
Al’evento hanno partecipato anche alcuni battaglieri leader storici delle proteste ospedaliere preoccupati per la stagnazione che si registra da tempo sull’argomento.
Più di un intervento ha denunciato l’attenzione sproporzionata che si registra per le esigenze Potenza città. I territori sono intanto abbandonati e dimenticati.
Nel corso della conferenza sono stati toccati due punti particolarmente importanti: la Casa della salute che dovrà sorgere a Lagonegro ma ancora non se ne capiscono i contorni e il campanilismo. I sindaci sono stati fermi ad indicare la rotta dell’unità territoriale. Non a caso, alla Borsa mediterranea del Turismo di Napoli, i sindaci dell’Unione hanno partecipato tutti insieme.
Significativa è stata dunque l’unità dei sindaci della valle che hanno anche posto l’attenzione sui servizi sanitari territoriali a partire dall’Adi, sempre più in difficoltà.