Chissà cosa penserebbe oggi Mario Di Trani della politica marateota. Certamente darebbe una lettura interpretativa interessante di quanto sta accadendo. Le elezioni comunali sono alle porte, tra un mese si rinnoverà il Consiglio Comunale ed il sindaco. Se i protagonisti delle trattative in corso dovessero tenere il punto (non facendo un passo indietro o di lato), l’avvocato Daniele Stoppelli potrebbe già iniziare a pregustare la vittoria. Stoppelli è arguto e capace di fiutare il vento. In questi 5 anni di attività amministrativa ha scelto una strada autonoma per Maratea che ha avuto certamente dei costi in termini di relazioni. La questione della strada chiusa pesa come un macigno ma sono note le sue critiche alla catena burocratica-amministrativa che ha rallentato ogni cosa. Il fronte avverso non riesce a trovare punti di contatto. Tanti in queste ore sono intenti a specchiarsi narcisisticamente affermando di essere i migliori. Ma la politica è un’altra cosa, è l’arte del compromesso, è la capacità di disegnare scenari decennali. L’uovo oggi non aiuta a mettere in campo una strategia vincente.
Tra i nomi sussurrati in questi giorni, ci sono profili interessanti. Franco Ambrosio, Cesare Albanese, Manuel Chiappetta, il raffinatissimo Biagio Velardi. Poteva essere il momento di Pierfranco De Marco personalità dalla visibilità regionale. Stesa valutazione si potrebbe fare per Elena Schettini che dovrebbe essere della partita, ma che poteva poteva osare di più per qualità . Interessante è l’esperimento del riservista Antonio Brando. Talento riconosciuto, memoria storica di tante battaglie, non ha fatto calcoli particolari. Si sta lanciando in queste ore in un’avventura generosa. Forse è questo lo spirito che dovrebbero avere tutti. Nel prossimo fine settimana avremo maggiore chiarezza. A bocce ferme, fuori dalla par condicio, possiamo affermare con una certa sicurezza che più ci saranno liste, più il sindaco attuale si riaffermerà facilmente.