Acque agitate nella sanità lagonegrese. Gli esponenti di Cittadinanza Attiva – Tribunale del Malato lanciano nuovi allarmi sulla tenuta della struttura sanitaria. Ecco quanto in particolare dichiarano.
L’ improvvisa attenzione mediatica alla notizia della proposta di soppressione dei turni notturni cardiologici nei nosocomi di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri ha riacceso i riflettori sui nostri ospedali periferici da anni assorbiti dal S. Carlo di Potenza. In particolare il nostro nosocomio del Lagonegrese, chiamato a servire un vastissimo territorio comprendente anche l’area nord del cosentino e l’area sud del salernitano oltre che chiamato a far fronte alle urgenze legate all’infortunistica stradale, essendo attraversato dall’unica arteria autostradale che conduce al sud e da vie di comunicazioni intensamente trafficate soprattutto nei periodi estivi (fondovalle del noce e sinnica), ha visto negli anni un progressivo svuotamento di personale ed attrezzature ed un depotenziamento di cui si comincia a vedere la conclusione infausta. Negli anni passati la popolazione è stata distratta dai problemi legati alla costruzione di un promesso nuovo nosocomio e sottilmente è stato utilizzato l’argomento “campanilistico” al solo fine di anestetizzare le coscienze ed operare nella realizzazione dell’obiettivo di costruzione nel potentino di una Città-Regione, lasciando i vastissimi territori periferici al loro destino di spopolamento. A questo obiettivo malsano hanno lavorato un po’ tutti i nostri rappresentanti politici, che risponderanno alle loro coscienze dell’operato. Oggi, all’alba della nomina di una nuova Giunta regionale e di un nuovo Assessore alla Salute, Cittadinanza Attiva sente la necessità di chiamare tutta la popolazione interessata a far sopravvivere il proprio territorio e rilanciarlo nell’ottica di rivendicare il proprio diritto ad esistere e a salvaguardare il bene costituzionalmente tutelato del diritto alla salute, a partecipare ad iniziative, che saranno di volta in volta esplicitate, per la sopravvivenza ed il potenziamento dell’ospedale del lagonegrese. Sono in corso di realizzazione tavoli tecnici che, partendo dalla rilevazione dell’esistente, si propongono di avviare richieste sostenibili da sottoporre al nuovo Assessore. Per questo c’è bisogno di tutti i cittadini del lagonegrese-senisese, che nell’immediato possono chiedere ai propri Sindaci che si attivino nello spirito di condivisione di un problema comune. E’ auspicabile la partecipazione di tutto il personale ospedaliero, che prima di tutti vive sulla sua pelle il disagio lavorativo e la frustrazione di una crescente inefficienza. Il momento è questo, che tutto il sud della provincia di Potenza faccia sentire la sua voce per reclamare il diritto ad essere cittadini e non sudditi, nella convinzione che investire in salute pubblica è il primo investimento produttivo, premessa di ulteriori miglioramenti sociali. Ribadire e rivendicare il principio di universalità del Sistema Sanitario Nazionale non è solo aderire al dettato costituzionale o un postulato di solidarietà sociale, ma è anche un’opportunità di crescita economica e sociale. E’ l’occasione per trattenere i nostri giovani e per richiamare, come in passato, professionalità da fuori Regione, che avevano reso interessante la nostra proposta sanitaria e vitale tutto il territorio.