Aldo Tallarico già sindaco di Lagonegro ha dato alle stampe il suo nuovo libro: “Luci ed ombre – Vent’anni di vita politica amministrativa nel Comune di Lagonegro: 1974-1994”. L’esperto ed influente uomo politico lagonegrese racconta 20 anni di storia politica lagonegrese ricca di episodi interessanti. Vengono anche tratteggiati personalità importanti che hanno contribuito alla crescita della città e dell’area.
Tallarico entra nel merito delle dinamiche interne alla Democrazia Cristiana , la nascita della corrente di Base fondata da Marcora e sviluppata tra gli altri da De Mita ed Angelo Sanza. Nelle pagine del libro si riscoprono personaggi importanti come Luigi Castronuovo (morì prematuramente in un incidente stradale sulla Basentana in un a serata nella quale si stava celebrando un Consiglio Comunale) e Gino De Fino. Interessanti sono una serie di retroscena tra i quali quelli legati a don Vincenzo Cozzi parroco di Lagonegro (diventato poi vescovo) che si trovò suo malgrado a gestire una serie di dissidi interni allo scudocrociato locale diretto in quella fase storica dal senatore e sottosegretario Bonaventura Picardi.
Nel libro c’è una figura che aleggia in maniera particolare, potrebbe definirsi con il linguaggio di oggi il ‘competitor’ di Aldo Tallarico: Francesco Costanza. I due big contraddistinsero l’evoluzione della politica cittadina e territoriale.
Nel libro s fanno riferimento ad una serie di opere pubbliche e della possibilità, ad un certo punto, che Lagonegro, potesse diventare la terza provincia della Basilicata grazie anche alla presenza del Circondario che Tallarico guidò per un periodo così come il comitato di gestione della Asl, in ambedue i casi nella qualità di presidente.
Interessante è anche la descrizione del gemellaggio con Chacabuco.
Un volume, stampato magistralmente dalle Grafiche Zaccara che permette di analizzare in profondità una serie di aspetti della città di Lagonegro. La lettura, assai fluida, è più che mai consigliata; il libro si può acquisire all’Edicola di Tonino Vigorito e alla Tabaccheria di Felice Belardi.
Buona lettura