Il recinto faunistico del capriolo e del cervo di Bosco Magnano viene istituito nel 2002. La finalità della realizzazione è stata quella di tutelare questi esemplari di animali presenti nel territorio nei tempi passati e che,successivamente,in un certo periodo erano scomparsi. Quindi salvaguardia,tutela per finalità anche di reintroduzione delle specie nell’area. Il parco nazionale del Pollino affidava al comune di San Severino Lucano,nel cui territorio si trova Bosco Magnano,la gestione del recinto,trasferendo fondi che venivano previsti nell’esercizio finanziario annualmente. In un momento successivo veniva eliminato il recinto del capriolo. Il comune con attenzione e zelo nel corso degli anni ha individuato cooperative ,dotate di requisiti,idonee alla gestione del centro. Il recinto del cervo ha anche rappresentato nel corso degli anni un punto di grande attrazione turistica per l’area e meta di campi scuola per scolaresche durante l’anno scolastico e nella stagione estiva. Nell’anno 2023 veniva inoltrata richiesta alla regione Basilicata di trasferire risorse al comune di San Severino Lucano per realizzare nell’area faunistica anche un centro di recupero di animali selvatici (CRAS) perché l’obiettivo primario di curare e recuperare gli animali selvatici trovati feriti o in difficoltà rappresenta un contributo alla conservazione della fauna e può essere rilevante per individui appartenenti a specie ad alto valore ecologico e naturalistico. La regione effettuava il sopralluogo e si era in attesa di attuazione del suddetto progetto. In questo anno ,con il cambio dell’amministrazione comunale a San Severino Lucano ,iniziano problemi nella gestione dell’area faunistica. La cooperativa che gestiva ,sulla base di considerazioni poco razionali dell’amministrazione comunale,rifiutava di continuare a gestire il centro. L’ente parco nazionale del Pollino stabiliva,di concerto con la nuova amministrazione,di sopprimere tale area. La decisione al parco veniva presa senza convocare il consiglio direttivo ma su indirizzi di un dipendente dell’ente parco. In un’area protetta non è possibile non salvaguardare questi centri di acclimatazione che riguardano la tutela di specie protette. Si ipotizza che gli ungulati presenti debbano essere trasferiti in Fossa Cupa in area del comune di Abriola. Emergono,pertanto ,responsabilità bilaterali dell’ente parco del Pollino e della nuova amministrazione del comune di San Severino Lucano nella soppressione del recinto del cervo. Questi sono fatti negativi per un territorio situato in un’area protetta,patrimonio dell’Unesco,nel Parco Nazionale del Pollino. I consiglieri di minoranza comune di San Severino Lucano. Fiore Francesco Chiarelli Giacomo Calabrese Antonio