All’Osservatorio Avifaunistico Lago di Montecotugno a Senise, in una delle domeniche dedicate alla manifestazione U Pajis ru Zafaràn l’associazione Argento Vivo, ha inaugurato una statua, a dimensioni naturali, di una contadina in abito tipico senisese che si accinge a realizzare una “sert i Zafaràn” (collana di peperoni di Senise IGP).
L’artista è Salvatore Carozzo, un ragazzo di 31 anni nato a Genova da madre originaria di Sant’Arcangelo, che è ritornato in Basilicata per amore, sposatosi con Cristina, una ragazza di Senise, si è stabilito qui ed ha avviato un’ attività, la sua passione lo scalpello.
Salvatore ha sostenuto subito l’idea della Senisese Contadina e l’ha realizzata.
La presidente dell’Associazione Argento Vivo gestore del CEAS Osservatorio Avifaunistico, Gabriella Policicchio sostiene che l’idea nasce dall’esigenza di rafforzare un’identità culturale, il peperone di Senise IGP è un prodotto identitario, nella sua variante di “Zafaràn crusch” è rappresentativo dell’intera regione Basilicata; Senise ne è la patria, ma quando si arriva in questo paesino da cosa si evince? l’occhio non lo percepisce! Oltre a celebrare il prodotto pochi giorni all’anno, dobbiamo arricchire il nostro territorio di istallazioni durature che lo rappresentino, che accolgano e permettano a chi ci visita di sentirsi nel Regno del Peperone e a chi ci vive di essere orgoglioso della propria identità culturale, un modo per rafforzarla e trasmetterla alle nuove generazioni.