Consapevoli di “cercare la morte per riposo” come si dice amabilmente in dialetto, proviamo ad interpretare le voci di popolo attorno alla festa del Beato Lentini. Distinguiamo due piani. Quello strettamente religioso funziona, parroci molto bravi; vi è grande raccoglimento in occasione della novena, si annusa veramente l’odore intenso ed acre della talare di don Domenico. Il 24 a sera, momento del transito, ci sono momenti da pelle d’oca. La bravura quest’anno degli artisti ha fatto il resto. Dieci più, o meglio, dieci e lode. Sulla processione del dì seguente, rimaniamo il dieci ma senza lode. Nel senso che forse vi è qualche smarrimento; lieve confusione, qualche zig-zag di troppo. Vi è poi la questione delle pettorine. I preti non riusciranno mai a portare ordine in questo settore. Probabilmente subiscono le antiche pratiche … ma non lo diranno mai. Non so perchè nel vedere alcune scene tornano alla mente due fortunati teleromanzi: i beati paoli nella baronessa di Carini e i compagni di Baal. E’ proprio necessario mettere questa divisa? (il ragionamento vale anche per le altre feste). Esistono le categorie dei devoti e dei devotissimi? Basterebbe una piccola coccarda, un puntino. Il posto del credente è sempre all’ultimo banco… ma questa è una partita persa. Andiamo avanti.
Quest’anno troppo sfarzo complessivamente? …Insomma, forse qualche applauso forzato improvviso ed estemporaneo nella processione, ma nulla di grave. Qual è allora il problema? Il problema è… l’assenza del resto del mondo che parte da Lauria Inferiore. Troppa poco presenza, per non parlare degli altri paesi. Il Lentini andrebbe fatto conoscere 365 giorno all’anno anche dai laici. Esiste un’associazione che si occupa di ciò dal 26 febbraio in avanti? Stiamo aprendo un grande problema che magari riaffronteremo. Torniamo a Lauria Inferiore… alcuni si sentono poco coinvolti, altri vorrebbero maggiori segni esteriori lungo via Cairoli. “Perchè non scrivi qualcosa, perchè non solleciti un confronto pubblico? E’ una parola…. Questo ragionamento si potrebbe fare anche per le contrade. E’ avvertito il senso della comunità? E’ un elemento fondamentale per una comunità? E’ un valore? Secondo voi, ad esempio, è meglio celebrare tue messe la domenica e basta, o invece dire ulteriori messe domenicali in ogni lembo dei 175 kmq di Lauria? Il tema mai dipanato è secolare: quante Lauria ci sono a Lauria?