Sappiate, voi “con il naso corto”, che io non vi odio e non ho nemici. Io no.
Mi permetto, però, di tanto in tanto di rivolgere ad alcuni di coloro che eleggo a miei interlocutori critiche agli atti, alle opere e alle omissioni.
Quando dico eleggere ad interlocutore, voglio dire che, anche nello scontro duro, intendo onorare colui al quale mi rivolgo.
Siete voi quelli che consumano vendette ed aspettano le “Idi di marzo” per accoltellare alle spalle anche i vostri compagni.
Siete voi quelli che, alla fin della fiera, di fatto dicono che il fine giustifica i mezzi. Io no; io dico che i mezzi prefigurano i fini e che tra i mezzi e il fine c’è il rapporto che c’è tra il seme e l’albero.
No, non vi odio; non odio, io no. Non odio nemmeno i coltivatori diretti (perdonate l’ironia e soprattutto mi perdonino i contadini) di “campi larghi”, che nascono solo per vincere non so cosa.
Per il resto, mentre questa mattina passeggiavo, riflettevo su quel Bertrand Russell che scrisse un saggio intitolato “Perché non sono cristiano”. No, caro Bertrand, io sto con quel Benedetto Croce che invece ha scritto “Perché non possiamo non dirci cristiani”.
E adesso lasciate che vi auguri il buongiorno con questa suggestiva foto di uno dei miei angoli di mondo preferiti.
Buona vita e buona giornata.
Maurizio Bolognetti, Responsabile regionale diritti umani Azione Basilicata e Segretario di Radicali Lucani