Ogni giorno c’è qualcuno che ci mostra una foto di cinghiali che arrivano nei centri storici dei nostri paesi; video di orsi o lupi che aggrediscono uomini o greggi, invitando a ritenere “responsabili” di questa invasione solo gli animali
E quale la soluzione al problema? Tutti i rimedi suggeriti vanno nella direzione della eliminazione dei cinghiali, degli orsi, degli scoiattoli, ecc.
Come umanità non siamo più capaci di dialogare con i nostri compagni di viaggio. Ci piace trasformare chi è diverso da noi in un avversario per poi escluderlo.
Non siamo più capaci di riconoscere le nostre responsabilità per quanto sta avvenendo. Siamo pronti a scaricare sugli altri (uomini, animali, Dio) le colpe che abbiamo noi, incapaci di ogni autocritica.
Invece siamo solo noi (uomini e donne) responsabili di quanto sta accadendo.
Stiamo cambiando il nostro pianeta, i nostri paesi, distorcendo le relazioni con le altre forme di vita e con i minerali.
Siamo abituati, quando ci fa comodo, ad ascoltare solo il grido della vittima, nessuno ha il coraggio di ascoltare il grido del carnefice.
Crediamo che la pace sia l’assenza della guerra e siamo convinti che le guerre sono tali solo se si usano armi.
Abbiamo dimenticato che l’idea di guerra è dentro di noi, fa parte della nostra educazione, della nostra cultura, ma non è un’idea immodificabile. Come l’abbiamo introdotta la dobbiamo espellere.
Fermiamoci un momento e ritroviamoci.
Gerardo Melchionda