In questo giorno di festa, la più triste delle notizie ci giunge da Roma: Papa Francesco non è più.
Appena ieri gioivamo nel vederlo ricomparire in pubblico, nonostante l’evidente debolezza del corpo.
Scompare una figura centrale nella storia del nostro tempo, e non solo. Perché con lui se ne va anche una memoria del ‘900, di cui Francesco è stato un protagonista confrontandosi con le tragedie del suo continente, in particolare con la feroce dittatura militare che travolse la sua Argentina quando già ricopriva ruoli sensibili nella gerarchia ecclesiastica.
Il suo pontificato ha aperto nuove questioni per i cattolici, e sfidato dogmi che sembravano inscalfibili, a dimostrazione che aveva colto pienamente la necessità della Chiesa di accompagnare senza timori le rapide trasformazioni della contemporaneità.
Soprattutto, ha riportato al centro del magistero l’insegnamento primigenio del cristianesimo: amare i poveri, essere al loro fianco, non dimenticarli mai.
Anche la nostra comunità si stringe al dolore che in questo momento percorre il mondo intero, e saprà farlo nel rispetto e nel ricordo.
Addio Francesco, Papa venuto dalla fine del mondo.
Il Sindaco
Gianni Pittella