Concetta Iannibelli ha spiegato in un sit-in svoltosi a Lagonegro la contrarietà del partito di Calenda alla demolizione della scuola di Piazza della Repubblica.
Il Pnrr preoccupa per i vincoli e le sanzioni che impone ma Iannibelli è apparsa sicura: “L’Amministrazione deve chiaramente ed ufficialmente affermare che la scuola non si deve abbatte, in parallelo si troverà certamente un modo per superare l’ostacolo posto dall’Europa. Il primo atto della nuova Maggioranza doveva essere la convocazione di un Consiglio straordinario sul tema, invece si è perso tempo rispetto ad un problema che covava sotto la cenere”.
Per il gruppo di Azione la richiesta del finanziamento avviata dall’Amministrazione precedente è sbagliata: “La scuola in questione è stata ristrutturata più volte, rimane un punto di riferimento sicuro. Il nuovo progetto la pone invece sottostrada facendola diventare una tomba per gli studenti! Tanti sono i nodi costruttivi che non convincono ed aggravano ulteriormente la situazione. Ecco il perchè della raccolta firma che va intesa come ‘patrimonio’ di tutti. Il bene di Lagonegro non ha colori politici. Tutti sono chiamati a firmare. la petizione non è solo la nostra bandiera. E’ urgente una nuova visione della città; Lagonegro rischia di essere in coda a tutti i processi di sviluppo dell’area e della Regione”.